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Nel lettore non tecnico, il mondo del digital marketing all’inizio può intestare un po’ di timore. Tutta quella tecnologia deve essere veramente complicata, no? Non è detto. Uno dei punti chiave da ricordare per chi è nuovo del concetto, è che in realtà il digital marketing non è affatto questione di tecnologia, ma di persone. In questo senso è simile al marketing tradizionale, si occupa di persone (i Marketer) collegate da altre persone (i consumatori) per costruire relazioni finalizzate alla conduzione delle vendite.

La tecnologia altro non fa che offrire a noi marketer nuove emozionanti piattaforme che ci consentono di entrare in contatto con il pubblico, in modi sempre più vari e attinenti. Il digital marketing non richiede di imparare la tecnologia che gli sta alle spalle, ma piuttosto di comprendere le persone, il modo in cui usano tale tecnologia è come il marketer possa servirsene per trattare con loro in modo più efficace. Certo è necessario imparare a usare gli strumenti a disposizione, ma capire le persone e la vera chiave per dischiudere il suo potenziale.

La crescita degli utenti in rete

Nel marzo 2000 nel mondo si contavano 304 milioni di persone con accesso a Internet. Nel marzo 2004 la cifra è raddoppiata: 6,8 milioni, e nel dicembre del 2005 la popolazione globale online passò a un miliardo. Nel dicembre 2011 si è arrivati a 2 miliardi e 267 milioni, cioè il 32,7% della popolazione mondiale… e il dato è in crescita (Internet World Stats)

Così come le popolazioni online globali e locali sono aumentate vertiginosamente, anche i livelli di penetrazione della banda larga, la Broadband Penetration, sono cresciuti, il che significa non soltanto che vi sono più persone online, ma che frequentano la rete più spesso, che vi trascorrono più tempo e che, durante questo tempo, realizzano più cose.

Distribuzione mondiale dei 2,1 miliardi di utenti internet

Asia

Europa

Nord America

America Latina

Africa

Medio Oriente

Oceania

Tutto ciò significa che la penetrazione dei canali digitali sul mercato sta crescendo rapidamente. Con l’incremento del pubblico potenziale, migliora anche l’andamento del digital marketing. In tutto il mondo i marketer aspettano e osservano, mentre alcune marche di gran nome iniziano a prendere sul serio internet, e altri canali di marketing digitale, allargando i cordoni della borsa e ridistribuendo le proprie spese pubblicitarie.

Quanto investe il mondo nel marketing digitale

Secondo l’agenzia eMarketer (specializzati nella ricerca di mercato in rete) la spesa pubblicitaria online negli USA, si attestava sui 6 miliardi di dollari nel 2002 e nel 2005 era più che raddoppiata 12,5 miliardi, evidenziando nel 2004, 2005, 2006 una crescita senza precedenti pari a oltre il 30% anno. “È passato un bel po’ di tempo da quando un qualsiasi mezzo di comunicazione ha totalizzato, per tre anni, un aumento delle spese pubblicitarie del 30% in più” commenta l’analista di eMarketer David Hallerman.

Come c’era da aspettarsi, la successiva recessione mondiale ha rallentato la crescita, eppure il digitale ha sopportato l’urto, mentre le economie di tutto il mondo si ritraevano. Le stime di eMarketer, secondo le quali le spese per la pubblicità in internet negli USA avrebbero superato i 28 miliardi di dollari nel 2011 ,sono state abbondantemente confermate da una cifra effettiva di 32,3 miliardi, che secondo l’agenzia continueranno a salire anno dopo anno fino a toccare la sorprendente somma di 40 miliardi di dollari nel 2014.

Ciò si riscontra anche nella quota di mercato relativa agli Usa e al Regno Unito, dove le attività online continuano a guadagnare terreno. I dati per il 2011 forniti dall’Internet Advertising Bureau britannico, mostrano che la pubblicità online nel Regno Unito ha raggiunto il 29,7% del totale degli investimenti, pari a 1,6 miliardi di sterline, sorpassando la televisione con il 25% e declassando la stampa, in scesa al 7,1%

Aldo Ciana

La noia uccide

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