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Nonostante Apple pensi di poter contare su un sistema operativo fortemente resistente agli attacchi dei malintenzionati, è certo che nel mondo digitale, la sicurezza non esiste.

Wikileaks ha reso pubblici nuovi documenti della CIA nei quali si evidenzia  che hackerano iPhones e Mac dal 2008.

Nei records si spiega, in maniera dettagliata, come i servizi di intelligence americani infettino il “firmwear” dei dispositivi della società, e come rendono impossibile eliminare il virus anche se il sistema viene reinstallato.

In questo modo gli apparecchi venivano infettati in modo perenne. Questa è la seconda volta che Wikileaks rende pubblici documenti che accusano, di pirateria informatica, la CIA.

Lo scorso 9 marzo aveva rilasciato la prima dichiarazione in questo senso, mostrando migliaia di documenti con cui si esponevano i dettagli delle tecniche usate dall’agenzia per manipolare i dispositivi elettronici.

In questi si sostiene che nel 2012 la CIA ha sviluppato “Sonic Crewdriver”, con l’obiettivo di introdurre microfoni nel software.

 

Aldo Ciana

Specializzato in marketing digitale. Realizzo siti internet, campagne social, grafica e fotografia.

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